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AUTOSTRADE PER L'ITALIA

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AUTOSTRADA A14 BOLOGNA TARANTO - Ampliamento alla 3A corsia nel tratto compreso tra Cattolica e Porto Sant’Elpidio - MONITORAGGIO AMBIENTALE - REGIONE MARCHE

SPEA Ingegneria Europea

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SPEA ingegneria europea

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SPEA ingegneria europea

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SPEA ingegneria europea

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SPEA ENGINEERING spa

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IL MONITORAGGIO
DELL'ATMOSFERA

 

Fasi operative

Le fasi operative, che durante la realizzazione dell’intervento in progetto possono essere particolarmente critiche per l’emissione di polveri, sono le seguenti:
• operazioni di scotico delle aree di  cantiere;
• formazione dei piazzali e della viabilità di cantiere;
• scavo delle gallerie (emissioni di polveri dagli imbocchi);
• esercizio degli impianti di betonaggio;
• movimentazione dei materiali sulla viabilità ordinaria e di cantiere;
• attività dei mezzi d’opera nelle aree di deposito.

Le maggiori problematiche sono generalmente determinate dal risollevamento di polveri dalle pavimentazioni stradali al transito dei mezzi pesanti, dal risollevamento di polveri dalle superfici sterrate dei piazzali ad opera del vento, da importanti emissioni localizzate nelle aree di deposito degli inerti, dello smarino e degli impianti di betonaggio.
La caratterizzazione della qualità dell’aria viene effettuata mediante una serie di rilievi in punti di monitoraggio fisicamente coincidenti con i ricettori interessati dalle attività di cantiere.

Al fine di comporre un quadro conoscitivo dettagliato dei livelli di inquinamento atmosferico e delle sue cause negli ambiti territoriali interessati dal progetto di monitoraggio è fondamentale definire preliminarmente i criteri utilizzati per la scelta dei punti di misura e individuare i fattori la cui variazione potrebbe causare la necessità di modificare il piano ipotizzato.
Questo problema è particolarmente sentito per le attività di corso d’opera, dove è più facile che l’organizzazione dei cantieri e della viabilità annessa sia soggetta a modifiche determinate da esigenze di ottimizzazione delle tipologie e delle fasi di lavorazione.

I punti di monitoraggio destinati a completare il quadro di riferimento ante operam sono stati selezionati considerando le caratteristiche di sensibilità del sistema ricettore:

• prossimo ai tracciati autostradali;
• prossimo ai cantieri principali e secondari;
• prossimo alla viabilità di corso d’opera a servizio dei cantieri.

I punti di monitoraggio per il corso d’opera sono stati selezionati considerando le caratteristiche di sensibilità del sistema ricettore:

• prossimo ai fronti di avanzamento delle lavorazioni in corrispondenza dei tracciati autostradali;
• prossimo ai cantieri principali e secondari;
• prossimo alla viabilità di corso d’opera a servizio dei cantieri.

Il monitoraggio in corso d’opera sarà effettuato sui medesimi punti selezionati, in fase di monitoraggio ante operam, per caratterizzare la qualità dell’aria nelle aree che saranno  interessate dalle attività di cantiere, cave, depositi e viabilità di servizio.

I punti di monitoraggio per il post operam sono stati selezionati considerando le caratteristiche di sensibilità del sistema ricettore prossimo ai tracciati autostradali.
Il monitoraggio post operam sarà ripetuto sui medesimi punti selezionati, in fase di monitoraggio ante operam, per caratterizzare la qualità dell’aria delle aree interessate dall’attuale esercizio.

Per quanto concerne l’attività post operam si prevede  inoltre la ripetizione delle campagne di misura a distanza di 5 anni, al fine di valutare l’efficacia delle opere di mitigazione.
In ottemperanza alle indicazioni fornite dall’ARPAM  la localizzazione precisa dei punti di monitoraggio riportata nelle tavole allegate potrà essere oggetto di integrazioni e modifiche in base alle specifiche esigenze che eventualmente dovessero emergere nelle singole fasi di attività (ante, corso e post operam) ed a seguito di eventuali sopralluoghi con ARPAM, da effettuarsi su richiesta da parte degli Enti Amministrativi Competenti.

 

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