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AUTOSTRADE PER L'ITALIA

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AUTOSTRADA A14 BOLOGNA TARANTO - Ampliamento alla 3A corsia nel tratto compreso tra Cattolica e Porto Sant’Elpidio - MONITORAGGIO AMBIENTALE - REGIONE MARCHE

SPEA Ingegneria Europea

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SPEA ingegneria europea

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SPEA ingegneria europea

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SPEA ingegneria europea

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SPEA ENGINEERING spa

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LOTTO 4
SENIGALLIA - ANCONA NORD

 

Descrizione dell’area di intervento

Nel tratto tra Senigallia ed Ancona Nord, il tracciato autostradale si colloca nella zona centrale della fascia Adriatica delle Marche. L’area interessata dall’intervento è compresa nella provincia di Ancona, nel tratto litoraneo tra i comuni di Senigallia e Ancona, tra la zona periurbana di Senigallia e l’Aeroporto Raffaello Sanzio di Falconara Marittima.

Il territorio attraversato dal tracciato è caratterizzato dalla valle del fiume Misa, dalla fascia delle prime colline costiere, subito a ridosso del litorale, e dall’ampia valle del fiume Esino. E’ una zona agricola con morfologia lievemente ondulata, che va dal livello del mare a circa 50 m di altitudine, attraversata dal fiume Esino e dal fiume Misa. Dal punto di vista geologico, la regione costituisce la parte meridionale più esterna dell’Appennino settentrionale, in particolare l’area interessata ricade principalmente nella fascia subappenninica, essenzialmente collinare, fatta eccezione per la parte pedemontana che da Cingoli si spinge fino ai M.ti della Laga, dove si raggiungono quote elevate fino ai 1.954 m s.l.m. di Colle la Tana. Locali aree più elevate, quali i M.ti della Cesana, il M. Conero, la dorsale di Cingoli, la dorsale di Acquasanta, interrompono l’uniformità del paesaggio collinare di questa fascia.

Nel primo tratto, da Senigallia fino alla località Montignano-Marzocca, il tracciato corre principalmente nei bassi rilievi collinari, risultando meno lineare del tratto seguente, che corre invece lungo una zona pianeggiante in affiancamento alla linea di costa e alla strada SS n.16. Nei pressi di Marina di Montemarciano, posizionata su un rilievo a ridosso del litorale, il tracciato si allontana in modo deciso dalla linea di costa e percorre un tratto sulla pianura alluvionale del Fiume Esino, intersecando quest’ultimo e passando tra l’area urbana di Chiaravalle e l’Aeroporto di Falconara Marittima. Infine, il tracciato curva di circa 90° e percorre i rilievi collinari a Sud-Ovest di Falconara fino all’uscita di Ancona Nord.

Da un punto di vista naturalistico, il territorio attraversato appare fortemente antropizzato; il paesaggio prevalente è di tipo agrario, con colture costituite essenzialmente da seminativi, con presenza sparsa di vigneti e oliveti.

 

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Descrizione generale del progetto stradale

Il progetto di ampliamento alla 3a corsia si estende dalla progr. km 194+800 alla progr. km 213+806 per una lunghezza complessiva di circa 19 km.

Si riporta nella tabella seguente la tipologia di ampliamento, se simmetrico o asimmetrico rispetto alla sede attuale, e le relative tratte di interesse.

 

LOTTO 4
SENIGALLIA - ANCONA NORD (2)

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L’ammodernamento dell’autostrada prevede l’adeguamento della sezione stradale alla categoria A della norma di riferimento DM 05/11/2001. La nuova sezione stradale tipo, è organizzata in due carreggiate separate da spartitraffico in cui è alloggiata una barriera di sicurezza del tipo New Jersey in cls monofilare (margine interno 4,00 m). Ciascuna carreggiata prevede 3 corsie di marcia larghe 3,75 m fiancheggiate in destra dalla corsia di emergenza larga 3 m ed in sinistra da una banchina da 0,70 m. In viadotto e in galleria naturale la sezione stradale è mantenuta completa della corsia di emergenza.

Il tratto compreso tra l’inizio lotto e l’imbocco nord della galleria Cavallo è previsto l’adeguamento planimetrico mediante l’inserimento di due curve di raggio 600 metri e 530 metri rispettivamente, allo scopo di migliorare le caratteristiche del tracciato attuale. Nel tratto di approccio alla galleria Cavallo, le due carreggiate si dividono. L’attraversamento in sotterraneo viene realizzato mediante la costruzione di una nuova galleria in carreggiata sud (posta tra le progr. 196+348 e 196+910 sviluppo 562 metri), realizzata in variante al tracciato attuale e di sviluppo pari a circa 1300 metri, mentre la carreggiata nord viene alloggiata nella canna sud esistente (posta tra le progr. 196+347 e 196+894) la quale, venendo ampliata, permette il passaggio del sedime autostradale a tre corsie più corsia di emergenza. L’attuale canna nord viene così dimessa e resa disponibile per l’eventuale realizzazione della variante alla SS16. Proseguendo verso Sud, le due carreggiate ritornano in adiacenza in corrispondenza della spalla nord del viadotto Morignano, posto interamente in rettifilo tra le progr. 197+202 e 197+670 il quale è oggetto di allargamento simmetrico rispetto all’opera attuale. Il tratto successivo fino alla progressiva 199+000 è caratterizzato ancora da un ampliamento simmetrico rispetto all’asse attuale ed interessa la curva da 600 metri posta alla 198+100 ed il rettifilo successivo ove è posto il viadotto La Gabriella tra le progr. 198+647 e 198+746.

A partire dal rettifilo alla progr. 199+000 e fino alla progr. 205+500, la sede autostradale viene allargata in maniera asimmetrica verso valle (lato carreggiata Nord), per permettere la conservazione del ciglio lato monte. In questo tratto il tracciato si sviluppa prevalentemente a mezza costa, ove sono presenti ampi tratti a sedi sfalsate planimetricamente.

Nel tratto successivo l’ampliamento ritorna ad essere di tipo simmetrico in quanto il tracciato entra nella parte finale della tratta caratterizzata orograficamente da una zona pianeggiante ove l’autostrada si sviluppa in rilevato. Dalla progr. 206+888 alla progr. 206+942 è presente il viadotto Derobbino, che viene ampliato in maniera simmetrica. Alla progressiva 207+900 è prevista la realizzazione del nuovo svincolo di Marina di Montemarciano lungo il rettifilo ove attualmente è presente anche l’Area di Servizio Esino.

Considerando l’importanza del collegamento tra il piazzale di esazione dello svincolo di Ancona Nord e l’asse viario costituito dalla S.S. 76, il progetto prevede la sistemazione e la razionalizzazione della viabilità esistente mediante l’inserimento di una prima rotatoria all’uscita del piazzale di esazione e di una seconda in corrispondenza dell’intersezione con la S.P.33.

 

Opere d’arte maggiori

Per le opere d’arte maggiori (ponti, viadotti e sottovia ad impalcato), sarà realizzato un allargamento degli impalcati e delle relative opere di sostegno. L’entità degli interventi è tale da escludere l’ampliamento a sbalzo: si realizza quindi un nuovo impalcato, sorretto da elevazioni proprie, che viene solidarizzato a livello delle fondazioni e del pulvino con l’opera esistente.

I viadotti principali da ampliare (luce>10 metri) sono i seguenti:

• Viadotto Morignano da progr. km. 197+202.51 a progr. km. 197+670.01

• Viadotto La Gabriella da progr. km. 198+647.71 a progr. km. 198.746.72

• Viadotto Derobbino da progr. km. 206+888.12 a progr. km. 206+942.12

• Viadotto Esino da progr. km. 210+472.45 a progr. km. 210.673.19

 

Nuova bretella complanare

Nell’ambito degli interventi di ampliamento del tratto autostradale, è prevista la realizzazione di due Bretelle nord e sud di collegamento al nuovo casello autostradale di Senigallia che si sviluppano in affiancamento complanare all’Autostrada lato carreggiata nord. Entrambe sono in estensione del sedime autostradale ampliato alla terza corsia ed hanno la funzione di raggruppare gli accessi dalla viabilità locale urbana al nuovo casello di accesso alla A14 e di consentire contemporaneamente il collegamento funzionale tra i diversi rami della rete locale. Le caratteristiche funzionali della strada sono pertanto quelle proprie di una strada di servizio della strada principale (tipo A) ai sensi del Dlgs. 30.04.1994 n.285 (Codice della strada ) e del D.M. 05.11.2001.

In particolare nel tratto in esame la Bretella Sud, di estensione pari a km 4+043, ha inizio in corrispondenza della rotatoria ubicata sull’attuale stazione di svincolo di Senigallia (Senigallia centro) e si sviluppa in affiancamento complanare all’autostrada lato carreggiata nord, utilizzando in parte anche l’attuale sedime autostradale che verrà dimesso al traffico alla progressiva km195+400 circa e sino all’imbocco sud dell’attuale canna nord della galleria Cavallo esistente. Il tratto successivo si sviluppa ancora in adiacenza alla sede autostradale, mediante la realizzazione di un nuovo viadotto lungo 482m posto in affiancamento al viadotto Morigliano oggi esistente. Alla progressiva km 197+800 circa, la bretella si allontana dal tracciato autostradale verso la costa e va ad innestarsi sulla S.S. 16 in località Ciarnin.

 

Cantierizzazione

I cantieri operativi sono destinati sia a magazzini, depositi, officine che alla produzione di calcestruzzo e di conglomerati bituminosi.

Nel primo cantiere, alla progressiva km197+800 circa in carreggiata Nord, è installato l’impianto di produzione dei conglomerati cementizi destinati tanto alle opere d’arte quanto ai conci prefabbricati di rivestimento della galleria Cavallo e al prerivestimento della stessa. L’ area individuata permette di mantenere contigui i campi logistici e i cantieri operativi che si sviluppano rispettivamente su superfici di 26.600  e di 24200 mq.

Nel secondo cantiere alla progressiva km208+300, ha sede l’impianto di produzione di conglomerati bituminosi potendosi prevedere punte di oltre 1500 mc/giorno, non disponibili al momento nella zona. L’intera area alloggia sia un campo base logistico, di 34.000 mq che un cantiere operativo di 30.000 mq. L’ingresso e l’uscita dall’autostrada sono garantiti attraverso i cancelli della area di servizio Esino. In corrispondenza delle aree adibite a cantiere si trova l’area di pertinenza prevista in progetto, che durante lo svolgimento dei lavori viene impiegata come deposito temporaneo si materiale proveniente dagli scavi.

Per la realizzazione dell'intervento non sarà necessario aprire piste di cantiere ad hoc in quanto tutta la viabilità utilizzerà l’impronta dell’allargamento stesso. In corrispondenza dei prolungamenti delle opere d’arte e dei tombini si ricaveranno piazzole per consentire il movimento delle macchine operatrici. Il cantiere operativo, alla progressiva 185+400 circa, in carreggiata nord, è destinato, oltre che a magazzini, depositi, officine, alla produzione di calcestruzzo e di conglomerati bituminosi.

 

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