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AUTOSTRADE PER L'ITALIA

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AUTOSTRADA A14 BOLOGNA TARANTO - Ampliamento alla 3A corsia nel tratto compreso tra Cattolica e Porto Sant’Elpidio - MONITORAGGIO AMBIENTALE - REGIONE MARCHE

SPEA Ingegneria Europea

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SPEA ingegneria europea

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IL MONITORAGGIO
DELLE ACQUE SUPERFICIALI

 

Corpi idrici interessati dal Lotto 2

I principali fiumi della zona (Tavollo, Foglia e arzilla) attraversano il territorio da ovest ad est, ortogonalmente alle catene montuose, avendo la sorgente ai piedi dell’Appennino e la foce in mare Adriatico. Nelle aree più interne a ridosso della dorsale principale le valli sono fortemente incise e strette; la fascia collinare è invece caratterizzata da vallate ampie dove il corso d’acqua divaga maggiormente. Per quanto riguarda gli aspetti naturalistici, in prossimità delle aste fluviali sono localizzate aree caratterizzate da vegetazione naturale e semi-naturale, con particolare riferimento al torrente Arzilla, caratterizzato dalla presenza di ambienti fluviali e riparali di pregio.
Le sezioni di controllo relative alla componente “Acque Superficiali” sono state posizionate sui corsi d’acqua significativi in prossimità delle aree di cantiere ed in prossimità delle lavorazioni principali che potrebbero alterare le caratteristiche qualitative degli stessi corsi d’acqua. Il controllo viene inoltre esteso ai bacini sperimentali di fitodepurazione di raccolta e trattamento delle acque di dilavamento della piattaforma previsti lungo il tracciato autostradale, con lo scopo di sperimentare l’efficacia dei sistemi proposti.
Di seguito verranno sinteticamente descritte le zone interessate da interventi e lavorazioni potenzialmente interferenti con le acque superficiali e che saranno oggetto di monitoraggio ambientale; partendo dall’inizio degli interventi (Cattolica) si incontrano le aree elencate nel seguito.

 

Torrente Tavollo

Il Torrente Tavollo nasce dalle colline di Montespino ed è compreso nell’interbacino tra il fiume Conca ed il fiume Foglia; il torrente segna il confine tra le regioni Emilia Romagna e Marche e sfocia in mare tra Cattolica e Gabicce. Il tracciato autostradale nel tratto di interesse interseca il torrente Tavollo in corrispondenza della progressiva Km 145+537, in corrispondenza dell’inizio dell’intervento in esame. il bacino idrografico sotteso dalla sezione che interseca il tracciato autostradale ha una superficie di 49 Km2 e una quota  media di 102 m s.l.m. la lunghezza dell’asta principale è di 17 Km. Sul T. Tavolo si prevedono due sezioni di controllo ubicate rispettivamente una a monte ed una a valle dell’autostrada A14.

 

Fiume Foglia

Il Fiume Foglia nasce sulla dorsale appenninica tra il Monte della Scura ed il Monte Serra di Battiroli ad est dell’Alpe della Luna e sfocia in Adriatico a nord dell’abitato di Pesaro. Nell’area montana i deflussi sono torrentizi con debole erosione e forte acclività dei versanti e dell’asta principale, nella parte mediana il corso d’acqua attraversa terreni erodibili ed il trasporto solido dei deflussi di piena diventa importante; nella parte valliva l’attraversamento dei depositi alluvionali sabbiosi ed argillosi provoca la movimentazione di molto materiale. Lungo il fiume, soprattutto nella parte mediana e terminale sono presenti numerosi frantoi e cave per lo sfruttamento delle ghiaie fluviali. Sul corso d’acqua si trova lo sbarramento di Sassocorvaro. Il corso d’acqua viene interessato dal tracciato in corrispondenza della progressiva Km 157+912. Complessivamente il bacino idrografico ha un’estensione di 701 Km2, invece il bacino sotteso dalla sezione che interseca il tracciato autostradale ha una superficie di 591 Km2 e una quota  media di 360 m s.l.m.; la lunghezza dell’asta principale è di 84 Km. L’intervento di ampliamento prevede l’allargamento degli impalcati e delle relative opere di sostegno con interventi in alveo. Lungo il corso d’acqua e nelle zone ripariali si trovano essenze arboree ed arbustive di pregio; da un punto di vista ambientale è considerata una zona sensibile. Sul F. Foglia si prevedono due sezioni di controllo ubicate rispettivamente una a monte ed una a valle dell’area oggetto degli interventi.

 

Torrente Arzilla

Il torrente Arzilla nasce alle pendici del monte S. Bartolo e del monte S. Maria appartenenti al rilievo collinare pedeadriatico; sfocia nel mar Adriatico poco a nord del porto di Fano. Il corso d’acqua viene interessato dal tracciato in corrispondenza della progressiva Km 170+482. Il bacino idrografico sotteso dalla sezione che interseca il tracciato autostradale ha una superficie di 94 Km2; la lunghezza dell’asta principale è di 22 Km. L’intervento di ampliamento prevede l’allargamento degli impalcati e delle relative opere di sostegno con interventi in alveo. Lungo l’asta fluviale si trovano ambienti fluviali e riparali con essenze arboree ed arbustive di pregio; da un punto di vista ambientale è considerata una zona sensibile. Sul T. Arzilla si prevedono due sezioni di controllo ubicate rispettivamente una a monte ed una a valle dell’area oggetto degli interventi.

 

Bacini di Fitodepurazione

Lungo il tracciato autostradale in corrispondenza di zone di particolare tutela e di vulnerabilità media e medio-alta, è prevista la realizzazione di sistemi di drenaggio chiusi, che convogliano le acque di piattaforma a presidi idraulici per il trattamento tramite bacini di fitodepurazione. Per sperimentare l’efficacia dei sistemi di trattamento e tutelare i ricettori che presentano un’alta vulnerabilità all’inquinamento, è stato previsto un  monitoraggio in corrispondenza dei 2 bacini sperimentali previsti nel lotto in esame in prossimità del torrente Arzilla. In particolare verranno effettuati campionamenti in corrispondenza dell’immissione nel bacino e dello scarico nei recapiti finali.

 

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