IL MONITORAGGIO
DELLE ACQUE SUPERFICIALI Corpi idrici interessati dal Lotto 5 I principali fiumi della zona attraversano il territorio da ovest ad est con drenaggio orientale ed andamento circa parallelo tra loro. Le valli, strette e profonde nel tratto appenninico, divengono più aperte nel tratto subappenninico. Tutti i corsi d’acqua presentano un regime torrentizio (con periodi di piena e di magra) a causa principalmente delle condizioni climatiche e della natura degli acquiferi. I corsi d’acqua delle Marche, in genere, sono caratterizzati da un continuo approfondimento del loro alveo; questa tendenza ha avuto inizio assai recentemente e sembra essere collegata anche a fattori antropici, quali edificazione di sbarramenti lungo i fiumi, uso del suolo ed estrazione di inerti in alveo. Per quanto riguarda gli aspetti naturalistici, in prossimità delle aste fluviali si ritrovano le poche aree ancora caratterizzate da vegetazione naturale e semi-naturale. Le sezioni di controllo relative alla componente “Acque Superficiali”, sono state posizionate sui corsi d’acqua significativi in prossimità delle aree di cantiere ed in prossimità delle lavorazioni principali che potrebbero alterare le caratteristiche qualitative degli stessi corsi d’acqua. Di seguito sono sinteticamente descritte le zone interessate dagli interventi e le lavorazioni potenzialmente interferenti con le acque superficiali e che saranno oggetto di monitoraggio ambientale; partendo dallo svincolo di Ancona nord si incontrano le aree elencate nel seguito. Torrente Barcaglione Il torrente è un affluente di destra del fiume Esino, e viene attraversato due volte dal tracciato autostradale alla progressiva Km 215+900 e Km 219+000, dove sono previsti interventi di ampliamento. Inoltre lungo il corso d’acqua è prevista la realizzazione di un cantiere e di un’area di deposito. La zona del torrente Barcaglione è caratterizzata da una vulnerabilità medio-alta. Si prevedono tre sezioni di misura ubicate lungo il corso d’acqua a monte, in posizione intermedia e a valle rispetto agli interventi. Fosso delle Piantate Lunghe Il torrente è un affluente di destra del torrente Aspio; il tracciato autostradale si mantiene parallelo al Fosso a partire dalla progressiva Km 224+00; il fosso viene attraversato due volte dal tracciato autostradale alla progressiva Km 227+900 e Km 228+500. La pianura del fosso delle Piantate Lunghe è caratterizzata da una vulnerabilità medio-alta. Si prevedono 2 sezioni di misura ubicate lungo il corso d’acqua in posizione di monte e valle rispetto agli interventi. Torrente Aspio Il torrente Aspio nasce alle pendici del monte Bogo (267 m s.l.m.), presso Polverigi, ed è un affluente di sinistra del fiume Musone, che sfocia in mare dopo 65 km, a sud della struttura del M. Conero, tra gli abitati di Numana e Porto Recanati. Costeggiato per la gran parte del suo corso dalla SS 16 Adriatica, a partire da Aspio Terme si inserisce nel sistema infrastrutturale compreso tra la ferrovia Ancona - Pescara e l’Autostrada A14. Il tracciato autostradale nel tratto di interesse interseca il torrente Aspio in corrispondenza della progressiva Km 229+000; il tracciato interessa altre due volte il corso d’acqua, ma tali interventi ricadono nel successivo lotto di ampliamento (lotto 6B Ancona sud – Porto S. Elpidio). Nel tratto in esame si prevedono due sezioni di misura ubicate a monte e a valle degli interventi in progetto. 
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