LOTTO 3
FANO - SENIGALLIA Descrizione dell’area di intervento L’area interessata dall’intervento è compresa nelle province di Pesaro-Urbino e Ancona e, interessa i territori comunali di: Fano, San Costanzo, Mondolfo (in provincia di PU) e Senigallia (in Provincia di AN). A livello regionale il territorio è caratterizzato da tre principali unità morfologiche, da nord verso sud, rappresentate dalle valli dei fiumi Metauro, Cesano e Misa. I corsi d’acqua secondari interessati dal tracciato sono il Rio Marsigliano, il Rio Falao, il Fosso Trocco e il Fosso Fontenuovo. Nell’ambito locale d’intervento, il territorio è caratterizzato dalla fascia costiera sabbiosa, dalle tre ampie pianure alluvionali dei corsi d’acqua principali e dai versanti orientali delle strutture collinari principali di Monte Schiantello, San Costanzo, Mondolfo e Scapezzano. L'area di studio, ovvero una fascia di territorio di alcune centinaia di metri a cavallo dell'infrastruttura, ricade perlopiù nell’area di giunzione tra le colline e il litorale, ad una distanza dalla costa variabile da 900 m a 1.400 m. Nel primo tratto, tra Fano e San Costanzo, il tracciato attraversa la pianura fanese e supera in viadotto il corso del Metauro, allineandosi, poi, al piede dei versanti collinari a quote comprese , per l’intero tratto, tra 12 m e 28 m slm. Nel secondo tratto, l’autostrada, con andamento sempre rettilineo, attraversa San Costano e giunge nel territorio di Mondolfo, dove alla progressiva circa del Km 185+000 collega con uno svincolo intermedio, di Marotta-Mondolfo, i centri costieri e le aree interne poste sulle direttrice trasversali vallive del Cesano. Dopo lo svincolo il percorso autostradale si avvicina leggermente alla linea di costa, supera in viadotto il fiume Cesano e si riallinea a monte dell’abitato di Senigallia. La presenza del rilievo di Scapezzano ne condiziona la geometria nell’ultimo tratto che presenta una serie di curve in successione prima di superare il Misa e raggiungere lo svincolo di Senigallia, attraverso una zona densamente urbanizzata, di recente espansione. Attorno all’autostrada, verso il litorale, il territorio è fortemente antropizzato, con livelli di urbanizzazione elevati mentre, verso monte, prevale il paesaggio agricolo della collina marchigiana con colture erbacee estensive interrotte da elementi vegetali lineari. La destinazione d’uso principale è quella dei seminativi con colture orticole e cereali alternati ad oliveti e vigneti. Descrizione generale del progetto stradale Il progetto di ampliamento alla 3a corsia si estende dalla progr. km 173+800 alla progr. km 194+800 per una lunghezza complessiva di 21 km. Nel caso specifico del tratto Fano – Senigallia, il tracciato di progetto si mantiene aderente al tracciato attuale; l’intervento prevede infatti un ampliamento della piattaforma in sede e simmetrico, ad eccezione del rettifilo finale in corrispondenza dello Svincolo di Senigallia. Nei lunghi tratti di rettifilo in rilevato e nei tratti a carreggiate sfalsate, è previsto il mantenimento dello spartitraffico esistente, nonché delle pendenze trasversali medie attuali nei tratti di piattaforma esistente. L’intervento oltre a prevedere l’allargamento della sede include anche la modifica di alcuni elementi costituenti il tracciato (rettifili, curve circolari e clotoidi). L’ammodernamento dell’autostrada prevede l’adeguamento della sezione stradale alla categoria A della norma di riferimento DM 05/11/2001. La nuova sezione stradale tipo, è organizzata in due carreggiate separate da spartitraffico in cui è alloggiata una barriera di sicurezza del tipo New Jersey in cls monofilare (margine interno 4,00 m). Ciascuna carreggiata prevede 3 corsie di marcia larghe 3,75 m fiancheggiate in destra dalla corsia di emergenza larga 3 m ed in sinistra da una banchina da 0,70 m. In viadotto e in galleria naturale la sezione stradale è mantenuta completa della corsia di emergenza. Il lotto può essere suddiviso in 6 tratti omogenei, riconducibili prevalentemente ad aspetti geotecnici i cui interventi sono sinteticamente riportati in tabella: Opere d’arte maggiori Per le opere d’arte maggiori (ponti, viadotti e sottovia ad impalcato), sarà realizzato un allargamento degli impalcati e delle relative opere di sostegno. L’entità degli interventi è tale da escludere l’ampliamento a sbalzo: si realizza quindi un nuovo impalcato, sorretto da elevazioni proprie, che viene solidarizzato a livello delle fondazioni e del pulvino con l’opera esistente. Le opere d’arte maggiori (L > 10 metri) sono le seguenti: Ponte sul fiume Metauro a progr. km 175+544.95 • Sottovia l=16.00 metri S.S.424 progr. km 185+317.71 • Ponte sul fiume Cesano progr. km 188+064.40 • Sottovia l=12.50 metri strada comunale progr. km. 190+049.58 • Ponte sul fiume Misa progr. km. 193+880.3 • Sottovia l=25.00 metri S.S. 360 progr. 194+071.15 • Nuovo sottovia di svincolo di Senigallia l =13.50 m progr. 194+538 • Nuovo sottovia - rampa uscita Sud Svincolo di Senigallia l =13.50 m Il progetto, accogliendo la richiesta del Comune di Senigallia, ha previsto la realizzazione, in sostituzione dell’attuale svincolo di Senigallia che verrà dismesso, di un nuovo svincolo in posizione ribaltata rispetto all’autostrada A14 alla progr. 159+536.29. La configurazione dello svincolo e le sue caratteristiche plano-altimetriche sono state fortemente condizionata dalla ipotesi di progetto della Variante alla SS16 in complanare all’A14 (opere escluse dal presente progetto), dalla opportunità di poter utilizzare il sottovia di svincolo attualmente esistente per il collegamento tra la rotatoria di futura realizzazione sulla variante alla SS16 e la nuova rotatoria sulla SP 360, prevista in progetto all’uscita della nuova stazione di esazione, nonché dalla necessità al contempo di minimizzare l’impatto delle nuove opere autostradali sul pendio a monte (tra la prog. Km 194+600 e la prog. Km 194+800), sulla cui sommità è ubicato l’edificio di interesse storico di Villa Sbriscia. Nuova bretella complanare Nell’ambito degli interventi di ampliamento del tratto autostradale, è prevista la realizzazione di due Bretelle nord e sud di collegamento al nuovo casello autostradale di Senigallia che si sviluppano in affiancamento complanare all’Autostrada lato carreggiata nord. Entrambe sono in estensione del sedime autostradale ampliato alla terza corsia ed hanno la funzione di raggruppare gli accessi dalla viabilità locale urbana al nuovo casello di accesso alla A14 e di consentire contemporaneamente il collegamento funzionale tra i diversi rami della rete locale. Le caratteristiche funzionali della strada sono pertanto quelle proprie di una strada di servizio della strada principale (tipo A) ai sensi del Dlgs. 30.04.1994 n.285 (Codice della strada ) e del D.M. 05.11.2001. In particolare nel tratto in esame La Bretella Nord, di estensione pari a km 4+617, ha inizio a nord nel territorio comunale di Senigallia, dalla rotatoria ubicata in corrispondenza della SP n.14 Senigallia e Via della Marina, e si sviluppa in affiancamento complanare all’autostrada al lato della carreggiata nord terminando con un’altra rotatoria al centro di Senigallia in corrispondenza dell’attuale stazione di svincolo. Da questa rotatoria parte anche il collegamento con la nuova stazione di svincolo che è posta in carreggiata sud , attraverso l’attuale sottovia di svincolo. La bretella nord comprende inoltre n. 3 intersezioni intermedie di collegamento con la viabilità locale, e la realizzazione di una galleria artificiale di lunghezza L= 295m circa (Galleria Coltellone) tra i cavalcavia di Via Po e di Via Cupetta al di sopra della quale è previsto un intervento di sistemazione ambientale e di arredo urbano. Infine, per permettere il superamento del fiume Misa, il progetto prevede la realizzazione di un nuovo ponte in affiancamento all’esistente. Cantierizzazione Per la realizzazione dell'intervento è prevista l’installazione di un’area di cantiere alla progressiva km 185+400 circa in carreggiata Nord ove saranno presenti tanto l’impianto di produzione dei conglomerati bituminosi potendosi prevedere punte di oltre 1500 mc/giorno, quanto l’impianto per il confezionamento di calcestruzzi. L’area individuata permette di mantenere contigui il campo logistico e il cantiere operativo e di limitare il ricorso ad espropri trattandosi di superfici che saranno successivamente impegnate per viabilità locale e parcheggi. Non è prevista la realizzazione di una viabilità di cantiere ad hoc in quanto sarà utilizzata l’impronta dell’allargamento stesso. In corrispondenza dei prolungamenti delle opere d’arte e dei tombini si ricaveranno piazzole per consentire il movimento delle macchine operatrici. |