IL MONITORAGGIO
DELLE ACQUE SOTTERRANEE La realizzazione dell’ampliamento dell’autostrada A14 esistente può provocare modifiche ed alterazioni delle caratteristiche quali-quantitative degli acquiferi dell’area interessata. Le opere in sotterraneo, quali le gallerie, fondazioni a pozzo e grandi movimenti terra, sono potenzialmente in grado di variare il regime di deflusso di falda, in particolare le gallerie possono determinare il drenaggio delle falde oppure l’alterazione qualitativa per contatto tra acque sotterranee e materiali di rivestimento. Le alterazioni qualitative che possono determinarsi dal contatto tra acque sotterranee e materiali di rivestimento possono essere di diverso tipo, come riportato anche in letteratura; possono verificarsi in caso di interferenza diretta tra corpi idrici e gallerie e nel caso di circuiti idrogeologici brevi e superficiali. In prossimità delle aree di cantiere specialmente se caratterizzate da una certa vulnerabilità della falda, possono verificarsi inquinamenti della falda derivanti da fattori accidentali quali sversamenti, perdite, dilavamento dei piazzali, strettamente collegati alle attività di campi e cantieri. Il piano di monitoraggio delle acque sotterranee, articolato in indagini su sorgenti, pozzi, piezometri, sarà orientato ai seguenti aspetti: • certificazione dello stato quali-quantitativo dei corpi idrici nella situazione precedente l’avvio dei lavori; • controllo dei corpi idrici nella fase di cantiere. I criteri per la definizione degli elementi della rete di monitoraggio saranno basati sulla considerazione del rischio di interferenza tra opere in progetto e corpi idrici sotterranei in relazione a quanto emerso dallo Studio di Impatto Ambientale e in base alla rilevanza socio-economica di ogni captazione. |